Il Parco dei Mostri di Bomarzo (VT) è un luogo magico, pieno di riferimenti fantastici ed onirici che lo rendono un’opera commemorativa unica al mondo.
Il bosco sacro fu ideato dal Principe Pier Francesco Orsini (detto Vicino) con l’aiuto di Pirro Ligorio, uno dei più grandi architetti italiani della seconda metà del ’500.
Vicino, seguendo le orme paterne, venne iniziato alla carriera militare che, quasi misteriosamente, decise di abbandonare a poco più di trentacinque anni, ritirandosi a Bomarzo con la moglie Giulia Farnese. Nel 1560 Giulia morì e Vicino, “sol per sfogare il core” spezzato per la scomparsa della sua amata, passò i successivi 25 anni a studiare i classici traendo ispirazione per la creazione della “Villa delle meraviglie”. Le sculture contenute nel parco (gigantesche figure fantasia, animali, eroi, miti, ecc., sulle quali Vicino ha lasciato un po’ dappertutto incisioni e versi dedicati alla moglie) sono ricavate da mastodontici blocchi di peperino, una pietra molto diffusa nella valle. L’ispirazione di Vicino derivò inoltre dal ritrovamento nel bosco di diverse sculture realizzate dagli antichi Etruschi, che per primi trasformando quelle enormi rocce cadute dalle rupi in altari, abitazioni, tombe, santuari, templi. Vicino aveva intuito che quello spirito instillato nella pietra sarebbe diventato immortale, spingendolo a scolpire ogni singolo masso in memoria eterna dell’amata. La leggenda racconta che “probabilmente solo la morte gli impedì di usarli tutti”.
Dopo un lungo oblio durato fino al 1954, il Parco dei Mostri venne acquistato dal Sig. Giovanni Bettini, che lo ha gestito e curato fino ai giorni nostri (vedi la Mappa del parco).
L’ingresso al parco è a pagamento, per maggiori info: www.sacrobosco.it .