Come già descritto nella pagina dedicata alla preparazione del percorso, è sempre molto importante reperire informazioni dettagliate sulla segnaletica, sui punti di riferimento (naturali o artificiali) e sull’orientamento generale delle tratte del tragitto rispetto ai punti cardinali, al fine di evitare di smarrirsi durante l’escursione.
E’ innanzitutto opportuno rimanere entro i sentieri segnati dal CAI (Club Alpino Italiano) che grazie alle sue ramificazioni organizzative locali si occupa costantemente di segnare e manutenere i percorsi. Lo stesso CAI, come numerose altre case editrici, pubblica le carte dei sentieri corredate da una serie di informazioni quali le posizioni dei rifugi, bivacchi, posti tappa, ecc. Normalmente a inizio e fine sentiero troverete indicato il numero di riferimento dello stesso e molto spesso anche
il luogo di destinazione di quella tratta e durata di percorrenza prevista (che in genere non considera le soste e che và comunque rapportata alla propria andatura rispetto la media). Nel Centro Italia la segnaletica prevalente è quella di colore bianco-rosso classico del CAI, ma non è raro trovare la segnaletica gialla o azzurra e quella dei sentieri di carattere religioso (come ad esempio il “tao” dei percorsi Francescani).
La tecnologia moderna offre inoltre molteplici mezzi di orientamento, dal più banale Smartphone ormai normalmente dotato di GPS integrato, a più sofisticati e specifici sistemi di GPS che possono guidarci passo passo lungo il tracciato. Personalmente preferisco navigare a vista per non perdere il gusto dell’avventura, ma un GPS è sempre lo strumento migliore (come una sorta di asso nella manica da usare nelle emergenze) se ci si trovasse ad affrontare con difficoltà qualche passaggio del percorso.