” O bella a’ suoi be’ dì Rocca Paolina
Co’ baluardi lunghi e i sproni a sghembo!
La pensò Paol terzo una mattina
Fra il latin del messale e quel del Bembo.
– Quel gregge perugino in fra i burroni
Troppo volentier — disse — mi si svia.
Per ammonire, il padre eterno ha i tuoni.
Io suo vicario avrò l’artiglieria. “
(Giosuè Carducci, Il canto dell’amore)
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Nel cuore del centro storico di Perugia, la Rocca Paolina fu costruita a metà del ‘500 per volere di Papa Paolo III Farnese ed ha rappresentato per quasi 400 anni il simbolo del potere papale sull’antico comune perugino. Il complesso fortificato venne realizzato da Antonio da Sangallo il Giovane su quelle che erano le case dei Baglioni (potente famiglia perugina fortemente impegnata nella rivolta contro il Papa) ed occupava ampia parte del versante sud della città. Per la sua costruzione furono utilizzati i materiali dell’antico Borgo di Santa Giuliana, demolito per intero con relative chiese e conventi, mentre le case, vie, torri e cortili ricadenti nel perimetro del nuovo edificio furono inglobati e coperti con possenti volte, costituendone il piano interrato.
In parte distrutta a metà dell’800, poi ricostruita per volere di Papa Pio IX, la Rocca fu mutilata definitivamente nei decenni successivi l’annessione al Regno d’Italia, cedendo il posto agli edifici ottocenteschi attualmente presenti (Piazza Italia, via Masi, Giardini Carducci, Viale Indipendenza). A seguito di questi sconvolgimenti urbanistici, dell’antica Rocca (originariamente articolata in tre parti: il Palazzo Papale, il “Corridore” e la “Tenaglia”) rimangono solo i sotterranei del Palazzo Papale, divenuti a fine anni ’60 attrazione pubblica sotterranea di grande fascino e suggestione. All’esterno rimane visibile solamente un tratto delle muro di sostegno e il bastione di levante che incorpora la etrusca Porta Marzia, dalla quale si accede alle imponenti fondazioni.
Dal 1983 la Rocca Paolina è attraversata da un percorso pedonale e scale mobili che permettono di raggiunge il centro storico perugino, offrendo già in questo primo passaggio un suggestivo scorcio dell’acropoli etrusca. Oggi i suoi grandi e singolari spazi sono inoltre utilizzati per molte manifestazioni culturali lungo il corso dell’intero anno. Una delle più interesnti è sicuramente la rappresentazione storica in costume della “Guerra del Sale“, narrante la storia della promulgazione di una tassa del sale nel 1540 da parte dello Stato Pontificio. Questo evento segnò l’inizio della rivolta della città perugina, ma portò tuttavia alla vittoria del Papa Paolo III che si impadronì della città con la forza (in pratica l’antefatto della costruzione della rocca stessa).
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Vedi anche:
“I vicoli nascosti di Perugia”
“Il Tempio di Sant’Angelo, la chiesa più antica di Perugia”