Il Santuario di Collevalenza, con la sua architettura moderna e quasi fredda, cela al suo interno un luogo di grande tranquillità e spiritualità. Al centro del suo mistero la figura di Madre Speranza, giunta nella frazione di Collevalenza (Todi – PG) nel 1951, guidata dalla divina provvidenza e da una chiara premunizione che la rese consapevole di ciò che avrebbe realizzato in quei luoghi.
“… Collevalenza diventerà qualcosa di grande. Come Lourdes è oggi meta di pellegrinaggi, fonte di tanti prodigi e dovunque conosciuta mentre ieri (la zona della grotta) era una squallida campagna, così domani nell’antico roccolo di Collevalenza sorgeranno tante costruzioni, vi sarà un grande Santuario dell’Amore Misericordioso, vi saranno pellegrinaggi e si rinnoveranno prodigi non meno che a Lourdes… Tutto ciò però quando la Madre non sarà più su questa terra“
e ancora …
“Nostra Madre ha ricevuto l’ordine di realizzare alcune Piscine per il bagno dei malati e le è stato indicato il punto dove troverà l’acqua necessaria.”
E in effetti fu miracolosamente così. All’epoca la frazione soffriva di una documentata mancanza d’acqua potabile, alla quale Todi cercò di far fronte erogando periodicamente l’acqua per mezzo di autobotti. Trovare una fonte d’acqua solo sulla base di una premunizione poteva sembrare folle, e le difficoltà tecniche incontrate durante l’escavazione avrebbero fatto vacillare anche la fede più forte, ma non quella di Madre Speranza. Ci sono voluti 92mt e 10 mesi di perforazione per trovare la prima abbondante falda acquifera (il pozzo in totale misura 122mt). In quella occasione la Madre Speranza cadde in estasi presso il pozzo, pronunciò parole di commosso ringraziamento e di fiduciosa implorazione.
Puoi credere o non credere, ma di certo non rimanere indifferente.