Nei pressi di Borgo a Mozzano (in Garfagnana, provincia di Lucca) è impossibile non rimanere incuriositi dallo stranissimo ponte che si incontra precorrendo la statale “Ludovica”, all’ingresso geografico nell’area montana. E’ il Ponte della Maddalena meglio noto come Ponte del Diavolo, un’ammirabile opera di ingegneria medievale.
Il ponte della Maddalena che unisce le due sponde del fiume Serchio, deve il suo secondo nome “Ponte del Diavolo” alla leggenda secondo la quale una struttura così strana non poteva che essere costruita con l’intervento di un essere soprannaturale, il Diavolo appunto, che aiutò il capo muratore incaricato dei lavori in cambio dell’anima del primo passante che avrebbe oltrepassato il ponte la mattina dopo. L’uomo accettò ma furbescamente fece in modo che ad attraversare il ponte all’indomani fosse un maiale. Il diavolo così beffato si infuriò e scomparve lasciando l’opera deformata.
In realtà la sua costruzione risale ai tempi della Contessa Matilde di Canossa, che negli anni 1000 ebbe grossa influenza e potere su questa zona della Toscana, ma il suo aspetto attuale è dovuto alla ricostruzione effettuata da Castruccio Castracani, condottiero e signore della vicina Lucca, nei primi anni del 1300. La struttura del ponte è quella medievale classica a schiena d’asino, con la differenza che le sue arcate sono asimmetriche e quella centrale è talmente alta e ampia che la sua solidità sembra sfidare costantemente la legge di gravità.
Inoltre il ponte, emblema del clima “fiabesco” che si respira nella valle del Serchio, è stato anche set di una delle scene del film fantasy “Il Racconto dei Racconti” (The Tale of Tales), ambientato interamente nei luoghi più affascinanti della nostra Italia e tratto dai tre racconti de “Lo Cunto de li Cunti” di Basile, la raccolta di fiabe più antica d’Europa.
Una simile ambientazione, a Hollywood, sarebbe stata disegnare e realizzata interamente con la computer grafica, l’Italia invece ne è piena di questi meravigliosi luoghi!
Vedi anche “I Monti della Garfagnana“ – “Isola Santa“