La Riserva del Lago di Burano è una laguna salmastra costiera posta all’estremità meridionale della Maremma grossetana, nel comune di Capalbio (GR). Quella di Burano è la prima oasi istituita dal WWF in Italia, nel 1967.
Il bacino è in realtà uno stagno lungo c.a. 3 km, originato da un preesistente lago che in era antica ricopriva una superficie di c.a. 140ha. Il lago è separato dal mare solo da una doppia striscia di dune sabbiose, sulle quali “vigila” la Torre di Buranaccio, una fortificazione realizzata al tempo dello Stato dei Presidi (metà XVI sec.). La porzione costiera dell’oasi si estende per c.a. 12km di spiaggia, contornate dalla tipica macchia mediterranea.
Si può ammirare l’oasi attraverso un percorso della durata di c.a. 2 ore, alla scoperta del tratto costiero che separa il mare dalla zona umida. Passeggiando sulla lunga spiaggia si scope un mondo selvaggio, con una flora varia e spettacolare ed una fauna incredibile caratterizzata dalla presenza di uccelli selvatici come aironi e fenicotteri.
In questo contesto il centro visite del WWF offre percorsi natura attrezzati, osservatori e torri di avvistamento, capanni fotografici ed un’affascinante giardino delle farfalle. Infatti, il particolare clima della zona ha permesso da alcuni anni che si riproducessero alcuni specifici tipi di farfalla: la Farfalla Monarca, la Sfinge Testa di Morto e la Lelya Cenosa, una piccola farfalla notturna il cui bruco si alimenta della canna di palude.
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L’Oasi è aperta in genere da settembre ad aprile, per maggiori info:
www.wwf.it/oasi/toscana/lago_di_burano
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Vedi anche: Il Giardino dei Tarocchi – Monte Argentario e la Laguna di Orbetello