Urbania (PU) è un piccolo borgo fortificato delle Marche, conosciuto fino al 1600 con il nome di Casteldurante per poi essere rinominato in onore del Papa Urbano VIII. Gironzolando per il paese è subito chiaro che al suo interno si nascondono numerosi angoli caratteristici, il cui fascino rende la visita dell’antico abitato estremamente piacevole ed accattivante. Ma l’attrazione principale di questo luogo, probabilmente anche la più nota al pubblico, è senz’altro la silenziosa cripta conosciuta come Chiesa dei Morti.
Si tratta di una piccola stanza posta alle spalle dell’altare dell’omonima chiesa, all’interno della quale dimorano 18 corpi mummificati. I corpi sono conservati in uno stato eccezionale, grazie all’azione di un muffa che ne ha reso possibile la conservazione attraverso un fenomeno di mummificazione naturale. I corpi furono esposti al pubblico solo nel 1833, dopo essere stati estratti dai sepolcri vicini, in seguito all’istituzione dei cimiteri extraurbani per effetto dell’editto napoleonico di Saint Cloud del 1804. Alla sistemazione dei corpi provvide la Confraternita della Buona Morte, fondata a Casteldurante nel 1567 sotto la protezione di S. Giovanni Decollato, i cui compiti erano analoghi a quelle che oggi sono per noi le agenzie di onoranza funebre. Durante le cerimonie funebri i “confratelli” usavano indossavano una veste bianca con cappuccio nero sul capo (come si vede ancora oggi nel personaggio al centro del gruppo di mummie, il Priore Vincenzo Piccini, ideatore della necropoli).
Ogni mummia accoglie i visitatore con la propria storia di sofferenza: la giovane donna deceduta di parto cesareo, il giovane accoltellato in una veglia danzante, lo sventurato che fu sepolto vivo in stato di morte apparente (sul cui corpo sono ancora presenti segni di pelle d’oca), il ragazzo down, l’uomo investito da un carro, ecc.
Durante la visita alla chiesa sarà una giuda a raccontarvi con dovizia le incredibili vicende di questi personaggi. La visita dura c.a. 15 minuti, l’ingresso è a pagamento ma costa appena 2€. Per maggiori info: www.urbania-casteldurante.it/it/cimitero-delle-mummie.html
Questa cripta così particolare è stata inoltre oggetto di numerosi servizi giornalistici e televisivi, anche internazionali, come ad esempio il servizio del programma televisivo “Mistero” nel 2010 o il reportage del 2002 “The mummy road show”, realizzato dal National Geographic, che ha fatto tappa anche in questo luogo.
Qui di seguito altre prospettive suggestive del piccolo borgo di Urbania:
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Se vi interessa l’argomento, un alto incredibile esempio di mummificazione naturale si trova poco distante, a Ferentillo:
Le “Mummie” di Ferentillo e l’Abbazia di San Pietro in Valle
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