Le stazioni dismesse sono qualcosa di sorprendentemente silenzioso, fino a quando non passa un treno. Tutto trema per pochi istanti, prima un sibilo lontano, poi si accende all’improvviso una melodia di mille micro suoni, rumori, scricchiolii, tintinnii, sferragliamenti… incute quasi timore ma allo stesso tempo esalta le emozioni come pochi luoghi abbandonati sanno fare.
Ogni treno che passa ignora quella povera vecchia stazione, sembra quasi deriderla, lui cosi veloce e lei così immobile ne tempo! Frammenti di giornate frenetiche, gente che va gente che viene, quando ancora quel luogo rappresentava l’unica porta per fuggire altrove, o per ritrovare la strada di casa.