Le Trosce (nome volgare che sta a indicare le “pozzanghere”) sono piccoli stagni o invasi di acqua piovana, spesso asciutte nel periodo estivo, che si formano naturalmente negli ambienti boschivi a seguito delle abbondanti precipitazioni invernali o subito dopo i temporali estivi. Sono l’espressione della natura calcarea del Monte Malbe e costituiscono un ecosistema di notevole valore e pregio naturalistico, sia per la sua particolare collocazione, sia per la presenza al suo interno di una notevole ricchezza biologica. Sono inoltre un’importante fonte di abbeveraggio per gli animali selvatici della zona.
L’area boschiva del Monte Malbe ben si presta alla formazione stagionale di questi fenomeni, e sono due in particolare i sentieri segnati che permettono di incontrate lungo il tragitto questi affascinanti specchi d’acqua: il Sentiero n.4 “Campore” ed il Sentiero n.2 “Le Trosce”.
SENTIERO n.4 “Campore”
Si tratta di un percorso naturalistico ad anello di livello (T) e lungo appena 3,2km per c.a. 1 ora e mezzo di passeggiata. Se pur molto breve è sicuramente il tratto più affascinante per chi vuole visitare le trosce. Raggiunto il cimitero della frazione di Capocavallo (PG) si individua subito il cartello informativo del percorso. Da lì il tracciato si sviluppa per c.a. 1,6km lungo una strada sterrata in salita che conduce al “Vocabolo Campore di Sopra”. Svoltando a sinistra difronte al casolare, si entra nel bosco trovando quasi subito tra i rovi una prima troscia. Proseguendo si raggiunge in breve la “Troscia del Melo” (detta anche Troscia Grande) che deve per l’appunto il suo nome alla presenza in passato di una grossa pianta di melo. Questa è una delle più ampie ed importanti trosce della zona, fonte di abbeveraggio sia di animali selvatici che di bestiame al pascolo. Superando la radura della troscia si rientra nuovamente nel bosco ed in lieve discesa si arriva ad un’altra piccola radura, dalla quale si può godere di un piacevole scorcio del Monte Tezio. In questo punto ritroverete la strada sterrata da cui siete inizialmente provenuti e che vi riporterà al punto di partenza.
SENTIERO n.2 “Le Trosce”
Si tratta sempre di un sentiero naturalistico ad anello di facile livello (T/E) della lunghezza complessiva di 4km per c.a. 2 ore di cammino. Il sentiero parte dal “Podere Le Trosce” (raggiungibile con l’auto tramite una strada sterrata posta nei pressi del Parco della Trinità (PG) – per chi proviene da Fontana la strada si trova sulla destra pochi metri prima dell’ingresso del parcheggio del parco). Individuato il chiaro cartello con indicata la mappa del percorso si intraprende una comoda mulattiera che prima costeggia il casolare e poi prosegue in discesa tra una fitta lecceta. Dopo quasi un’ora di cammino, arrivati infondo alla discesa nel bosco, vi troverete di fronte ad un bivio al quale proseguire a destra seguendo le indicazioni per il sentiero M19 (l’Anello del Monte Malbe). Si prosegue in leggera ascesa fino ad incontrare il letto di un piccolo corso d’acqua (purtroppo in secca quando abbiamo svolto l’escursione) e due risorgive, di cui una che alimenta un antico abbeveratoio in pietra (se sarete più fortunati di noi, quella è la zona dove troverete formate le famose trosce oggetto dell’escursione). Da li con un ascensione improvvisa di c.a. 650mt il sentiero si congiunge con il vero e proprio M19, che svoltando a destra conduce ad un piccolo castagneto limite naturale dell’area boscata. L’escursione prosegue su terreni coltivati fino al “Podere Poggiaccio” per poi raggiungere, riscendendo a destra sulla strada sterrata, il punto di partenza.
I due sentieri sono collegati tra di loro dal più ampio Anello del Monte Malbe, che in alcuni tratti coincide con gli stessi, permettendo quindi di organizzare anche un’unica e più lunga escursione che copra entrambi gli itinerari.
Vedi anche: Anello del Monte Malbe
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