L’Abbazia di San Galgano è un monastero del 1200 dell’ordine cistercense (congregazione monastica della Borgogna originaria dell’Abbazia di Cîteaux, in latino Cistercium) situato in Toscana nel cuore della Val di Merse, a pochi km a sud di Siena, comune di Chiusdino.
Il sito si sviluppa su due complessi architettonici ben distinti: il primo è l’Eremo, conosciuto come “Rotonda di Montesiepi” e posto alla sommità dell’omonima collina; il secondo è l’Abbazia, maestosa benché in rovina e ridotta alle sole mura perimetrali. L’assenza di copertura ne evidenzia l’articolazione architettonica e ne aumenta la suggestione, accomunandola nell’impatto visivo ad alcune abbazie più tipiche della Scozia e del Galles.
San Galgano, conosciuto anche come Galgàno Guidotti , era un cavaliere del XII secolo che dopo una giovinezza dissoluta, si ritirò a vita eremitica per darsi alla penitenza. Il mito celato dietro la sua figura è alimentato in buona parte dalla Spada nella Roccia, conficcata dallo stesso in cima al colle di Montesiepi nel tentativo di trasformare l’arma in una croce, quando in preda alle visioni mistiche raggiunse il culmine della sua conversione (natale 1180). L’evidente eco del mito di Re Artù non ha mancato di sollevare curiosità e, ovviamente, qualche ipotesi azzardata su possibili relazioni fra la mitologia della Tavola Rotonda e la storia del Santo. La spada, intorno alla quale si erge ora la Rotonda di Montesiepi, risulta a tal ragione una frequentata meta di curiosi e devoti.
Vale la pena inoltre ricordare un altro particolare episodio della vita del Santo che, a sua volta, ha contribuito ad alimentare il mito della Spada. Si narra infatti che durante l’assenza di Galgano per un pellegrinaggio alle basiliche romane, tre monaci tentarono di estrarre la spada dalla roccia per rubarla. Non riuscendovi la ruppero per affronto. I tre furono immediatamente colpiti dal castigo divino: il primo annegò in un fiume, il secondo fu incenerito da un fulmine, mentre al terzo furono strappate le braccia da un lupo, Braccia Mummificate i cui resti sono tuttora conservati e visibili all’interno della cappella della Rotonda di Montesiepi .
La storia di Galgano è quindi ricca di simbolismi e misteri dall’atmosfera quasi magica. La sua spada, strumento di guerra e di morte, è trasformata in strumento di pace e di speranza; il suo mantello, orgoglio di ogni cavaliere, diventa umile e povera veste eremitica; anche l’architettura della Rotonda è carica di simbolismi celtici, templari ed etruschi. Tutti elementi che contribuiscono ad arricchirne ed accrescerne il mito.
La visita al Monastero è a pagamento (appena 2€ biglietto intero) mentre la Rotonda è di libero accesso. Per maggiori info, orari e prezzi clicca qui .