In questa bellissima pubblicazione CAI c’è anche un po’ della nostra passione…
Abbiamo infatti avuto l’enorme privilegio di poter collaborare al capitolo dedicato al Sentiero Frassati dell’Umbria, con foto e testi, contribuendo nel nostro piccolo a dar lustro alla nostra bella regione e a dimostrare che (citando il curatore del progetto e amico Antonello Sica) il volontariato, quello fatto bene, può portare a grandi cose!
ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE: http://store.cai.it/cultura/116-litalia-dei-sentieri-frassati-9788879820660.html
Non sono dei pellegrinaggi – benché più d’una volta incrociano o si sovrappongono a quegli itinerari della fede che fanno ancora oggi la storia viva della pietà delle nostre comunità – e nemmeno sono delle mere escursioni, intese come un puro e semplice camminare nella natura.
Per la pregnanza dei valori naturalistici, storici e spirituali di cui si ha piena consapevolezza nel percorrerli e per quell’invito a ritrovare, in questo ambito, innanzi tutto se stessi, nel rapporto con gli altri e col Creato, i Sentieri Frassati sono dei cammini, del corpo e della mente, sulle tracce di chi ci ha preceduto nella storia dei luoghi… e verso l’alto.
Il loro essere, poi, in rete li rende, di fatto, un unico cammino – iniziato nel 1996 in Campania e conclusosi nel 2012 in Alto Adige – attraverso una pluralità di sentieri che il Club Alpino Italiano ha inteso intitolare al proprio socio Pier Giorgio Frassati (1901-1925), il giovane torinese, proclamato Beato nel 1990, che “amava la montagna e la sentiva come una cosa grande, un mezzo di elevazione dello spirito, una palestra dove si tempra l’anima e il corpo”.
Ricco di approfondimenti umani, storici e naturalistici, questo libro racconta per la prima volta nella sua interezza lo sviluppo del progetto “Sentieri Frassati” del CAI, unanimemente riconosciuto come progetto educativo verso un approccio globale alla montagna come palestra che allena, scuola che educa, tempio che eleva.
Vedi anche: I Sentieri Frassati
Stefano Binucci ha con passione e sensibilità dato forma e colore al racconto del Sentiero Frassati dell’Umbria contenuto in questo libro, che tutti a Passignano e Tuoro sul Trasimeno dovrebbero leggere e custodire. Grazie ancora Stefano!
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