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Sorano, la “Matera della Toscana”


Sorano (GR) è uno degli esempi più belli di architettura etrusca presenti nella “Area dei tufi” in Toscana.

L’antico borgo fortificato si è sviluppato sopra un’alta rupe di tufo vulcanico, all’ombra dell’altissima Fortezza Orsini e del suggestivo Masso Leopoldino (una grossa pietra di tufo le cui pareti furono levigate a mano e sulla cui sommità venne realizzato un di terrazzamento), in un groviglio di vicoli e case dal tipico colore brunastro che, nel suo insieme, lo fanno quasi assomigliare ad una formazione rocciosa naturale. Proprio queste sue caratteristiche che tanto ricordano i “Sassi” della Basilicata, gli hanno fatto conquistare l’appellativo di “Matera della Toscana”.

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Il suo territorio, ricompreso  nel più ampio Parco Archeologico “Città del Tufo”, è unico ed ancora poco conosciuto, fatto di scorci suggestivi, insediamenti rupestri, luoghi quasi magici (come le “Vie Cave” ), tradizione e cultura. Tutt’intorno, ai piedi del dirupo, si estendono vigne, uliveti, campi di grano, macchie e allevamenti di pecore.

Il Parco Archeologico “Città del Tufo” è un ampio territorio del sud-est della Maremma che racchiude e preserva sotto un’unica amministrazione una serie di importantissimi siti archeologici (in prevalenza di origine Etrusca), di grande pregio storico-monumentale ed ambientale. Oltre a Sorano, di notevole interesse cono anche Sovana (con la sua Necropoli Etrusca e le suggestive Vie Cave) e S.Quirico (con il suo insediamento rupestre di Vitozza). [vedi l’articolo dedicato]


A pochi chilometri da Sorano è possibile visitare un altro straordinario esempio di “città del tufo” della maremma.

Si tratta dell’antica Pitigliano, un bellissimo borgo eretto su di uno sperone tufaceo e circondato da burroni caratterizzati dalla presenza di numerose grotte rupestri:

 

Pitigliano, la piccola Gerusalemme

 


 

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2 commenti su “Sorano, la “Matera della Toscana”

  1. Ciao Borghettaro, grazie per il tuo commento.
    Per essere inclusi nel registro dei “Borghi più belli d’Italia” i comuni devono presentare una apposita richiesta di adesione a quello che alla fine è un club privato e rispondere a tutta una serie di caratteristiche previste dallo statuto dello stesso.
    In alcuni casi anche noi abbiamo avuto la tua stessa impressione, non tanto per i borghi esclusi ma per alcuni di quelli inclusi. Diciamo solo che nella nostra zona il cartello che contraddistingue l’appartenenza la club è un tantino “inflazionato” (lo vedi praticamente ovunque). E’ vero che i borghi Umbri sono fantastici… però!!!

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