L’antica Via Flaminia, realizzata dal censore Caio Flaminio intorno al 220 a.C., collegava l’Adriatico a Roma attraversando in Umbria i Monti Martani, da Narnia a Mevania.
Oggi dell’antico percorso sono rintracciabili solo pochi lunghi tratti rettilinei fiancheggiati da grandi querce secolari e da notevoli ruderi di costruzioni viarie e sepolcrali, per lo più in rovina.
Percorrendo questa antica via nel territorio di Massa Martana, è impossibile non notare i cartelli indicanti due suggestive aree archeologiche ancora ben conservare e visitabili: la Catacomba di Villa San Faustino e Ponte Fonnaia.
Il complesso di Villa San Faustino rappresenta l’unico esempio ad oggi noto di catacomba cristiana in Umbria. Sviluppatasi sul sito di un antico mitreo, è costituita da una lunga galleria principale (c.a. 22mt) su cui si aprono quattro diramazioni laterali, con scavate sulle pareti i loculi per le deposizioni. Recenti scavi hanno portato alla luce, all’esterno della catacomba, anche un modesto edificio di culto il cui piano pavimentale era occupato da numerose sepolture. La visita della Catacomba è possibile solo a pagamento e su prenotazione (clicca qui per ulteriori info).
Dalla Catacomba si può procedere a piedi percorrendo un breve tratto alberato dell’originaria Flaminia fino a raggiungere la seconda meta della visita: Ponte Fonnaia. Il Ponte è una poderosa costruzione viaria che consentiva alla Via Flaminia di oltrepassare il torrente Naia. La sua struttura è ad arcata unica a tutto sesto, fatta di ampi blocchi di travertino perfettamente squadrati.
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Uscendo dal comune di Massa Martana in direzione di Terni, sempre sul vecchio tracciato originale della Via Flaminia, merita una “menzione d’onore” la meravigliosa area archeologica di Carsulae, esempio quanto mai vivido della magnificenza delle antiche Civitas romane – Carsulae: le rovine di un’antica civiltà romana -.
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